Dott.ssa Maria Rita Vecchio
Crescita personale e Orientamento

Crescita personale e Orientamento

Il percorso di psicoterapia è spesso esclusivamente associato al superamento delle difficoltà che si incontrano nel corso della vita. In realtà, crescita personale e orientamento sono necessità che caratterizzano tutti noi a prescindere dal concetto di benessere o malessere. Il benessere psico-fisico è legato alla capacità di resilienza, all’acquisizione di strategie di coping, alla capacità di individuare e comunicare efficacemente i propri bisogni. 

Prestiamo attenzione alle piante: dal momento in cui il seme è nel terreno fino al momento di massima fioritura, la pianta in potenza e in azione cerca il proprio benessere: acqua, luce, terra. Sulla base di queste semplici necessità si orienta e si apre al mondo esprimendo il proprio potenziale. Proprio come le piante, che non invecchiano, ma crescono, anche noi abbiamo bisogno di individuare i nostri bisogni, di esprimerli in maniera consapevole e di ricercare lo spazio necessario per attuare la nostra crescita. Quando parliamo di ambiente ci riferiamo sia all’ambiente esterno sia a quello interno. Da ciò si evince la necessità di creare o potenziare il “Contatto” con la parte più profonda di noi per cercare la direzione migliore per il nostro percorso di crescita. 

Per fare questo è necessario:

  1. Stabilire il contatto con sé stessi;
  2. Far emergere senza vergogna i propri sogni;
  3. Costruire degli obiettivi pertinenti alle mete prefissate;
  4. Uscire dalla nostra zona di comfort per poter agire;
  5. Individuare limiti e potenzialità;
  6. Riconoscere e imparare dagli errori commessi;
  7. Acquisire abilità nuove;
  8. Rivalutare di volta in volta i risultati raggiunti. 

All’apice di questo percorso c’è l’accettazione di sé e la capacità di accogliere i cambiamenti. 

Il processo terapeutico innesca cambiamenti che hanno effetti su larga scala: il benessere segue la legge dei piccoli passi, ma i risultati hanno un effetto domino su tutti gli ambiti della nostra vita. 
 “Le cose non esistono; ogni evento è un processo; la cosa è semplicemente una forma transitoria di un processo eterno. Tutto scorre costantemente. Non facciamo il bagno due volte nello stesso fiume ” (F. Perls).
L’obiettivo principale della terapia della gestalt è il raggiungimento della consapevolezza e la conseguente responsabilizzazione. 

La consapevolezza del qui e ora ci permette di capire quali risorse e quali limiti abbiamo; la responsabilizzazione ci da la spinta all’azione: se è vero che non tutto dipende da noi, è anche vero che qualcosa dipende da noi e, che noi abbiamo la responsabilità di questo! 

A tal proposito F. Perls indica i piccoli passi da fare per provocare un micro cambiamento, spetterà poi a noi assumerci la responsabilità dell’azione sulla base del gusto che quel micro cambiamento ci ha lasciato…

1 Lasciare andare il passato: non rimuoverlo, ma lasciarlo al tempo a cui appartiene;

2 Riconoscere e dialogare con le nostre parti: la parte che sogna qualcosa può trovare appoggio nella parte che è paurosa o stanca o che non ama il rischio e si rifugia nella monotonia;

3 Fluire: non opporsi ai cambiamenti, ma trovare i vantaggi che i cambiamenti ci danno (un fiume che non scorre non facilita il raggiungimento dei nostri obiettivi);

4 Smettere di far leva sui “Perché”, ma soffermarsi sul “Cosa Sento”: dall’esperienza posso reperire l’informazione necessaria alla crescita, dai perché mi focalizzo sui dubbi che, da esseri pensanti scollegati dal sentire, non avranno mai fine. 

“Non possiamo parlare finché non ascoltiamo. Quando avremo il cuore colmo, la bocca parlerà, la mente penserà” (Madre Teresa di Calcutta).